2 dic 2015
1 dic 2015
Speciale ItalianoMeno - La donna della viandante & la volpe rossa
Il crimine non paga, così si dice. Ed è quello che evidentemente pensa anche la donna della viandante. Ella sorride, si fa beffe della fedina penale di tre atipici criminali: la donna sorride sui precedenti della donna sportiva (a cui ha preferito la viandante), del ritratto della foresta d'autunno e del fiume.
Quantomeno il fiume mostra segni di ravvedimento, dato che sta avendo gioia dal poter parlare della natura ad ignari passanti. Chi meglio di lui può comunicare sulla natura? Sentite come scorre bene il suo discorso, com'è fluido!
Un dilemma che si pone di fronte a chiunque si rechi dal suo negoziante di fiducia per acquistare una volpe rossa. Ma come funziona? Ecco finalmente un esempio di funzionamento del suddetto modello, all'interno di un parco. Ricordatevi che è vietato mettere in moto volpi rosse in città se non nelle aree dedicate. 6 batterie tipo AAA richieste.
26 nov 2015
25 nov 2015
ItalianoMeno - Fagiolo e Campo di Grano
Voi non lo vedete, ma in questo campo di grano della Soia (regione -pare- del Missouri di cui non ho personalmente mai sentito parlare) vi è un fagiolo. Uno solo. Come cercare un ago nel pagliaio, ma qui è un fagiolo nel campo di grano. La sua ricerca vi sarà però resa difficile dalle nuvole, che proprio sul Missouri coltivano con generosa operosità, e che di certo non vorranno essere disturbate mentre si prendono cura del loro campo di grano.
"Guarda, quella nuvola ha la forma di un agricoltore!"
20 nov 2015
18 nov 2015
ItalianoMeno: CUOCO UNICO COOKING
James Cooking, cuoco di eccellenza
comprovata tanto da esser definito “unico”, ci condurrà alla
scoperta dei più grandi segreti della cucina: egli proverà infatti
a cucinare per un palato davvero difficile da soddisfare. Non un
critico culinario dalla penna, non un qualche sangue blu in cerca di
sapori pregiati: James proverà a cucinare per della verdura fritta.
Come riuscirà poi la verdura ad
esprimere il suo apprezzamento è per noi mistero.
Ma guardate come James si destreggia
nella sua cucina E ANCHE all'aperto, grazie al suo dono
dell'ubiquità. Un applauso per James, prego.
11 nov 2015
ItalianoMeno: VIOLENZA NAZIONALE
Cos'è ItalianoMeno? È la rubrica che da oggi si piccherà di mostrarvi quanto, nel brumoso mondo dei siti di stock images, la nostra lingua possa essere maltrattata da insensibili traduttori automatici. È con malcelato orgoglio, quindi, che vi presento la prima uscita di questa nuova rubrica, la quale incidentalmente coincide con l'essermi ricordato la password del mio blog. E quale miglior modo di inaugurarla, se non con quest'immagine dall'emblematico titolo di "Violenza Nazionale"?
Esistono immagini che voi uomini non potreste, ehm, immaginare.
VIOLENZA NAZIONALE è un'opera d'arte, un'ode alla necessità di dotarsi di buoni traduttori per lo italico idioma.
Perché "Nazionale"? Che forse le donne italiane amino picchiare i propri uomini con delle padelle (magari urlando "sei fritto")? Ha a che vedere con il colore della maglia di lei ("giocatrice della nazionale picchia il marito")? Ma ancora più misterioso è il sottotitolo della foto: "La donna arrabbiata picchia gli uomini per le contusioni sul suo braccio". Come si permette lui di avere delle contusioni sul braccio?
"Caro, cosa sono quelle macchie sul tuo braccio destro?"
"Eh la partitella del giovedì, ho preso una pallonata. Niente, una contusione"
"SEI IL SOLITO STRONZO LO SAPEVO"
E vabè.
Esistono immagini che voi uomini non potreste, ehm, immaginare.
VIOLENZA NAZIONALE è un'opera d'arte, un'ode alla necessità di dotarsi di buoni traduttori per lo italico idioma.
Perché "Nazionale"? Che forse le donne italiane amino picchiare i propri uomini con delle padelle (magari urlando "sei fritto")? Ha a che vedere con il colore della maglia di lei ("giocatrice della nazionale picchia il marito")? Ma ancora più misterioso è il sottotitolo della foto: "La donna arrabbiata picchia gli uomini per le contusioni sul suo braccio". Come si permette lui di avere delle contusioni sul braccio?
"Caro, cosa sono quelle macchie sul tuo braccio destro?"
"Eh la partitella del giovedì, ho preso una pallonata. Niente, una contusione"
"SEI IL SOLITO STRONZO LO SAPEVO"
E vabè.
11 mar 2015
21 feb 2015
La Terra Cava non esiste, fu solo un errore di trascrizione.
La sconvolgente scoperta
dell'Accademia del Kamut.
Si sono spesi fiumi di inchiostro, e
fior fiori di filosofi e ricercatori hanno tentato invano, nel tempo,
di stabilire se dietro la leggenda della Terra Cava potesse esserci un fondo
di verità. Così non è, come ci svela il team di ricerca
dell'Accademia del Kamut, al termine di un lavoro durato sei
settimane, tre ore e cinquantuno minuti.
Tutto ha origine nel '500 circa, quando
il nobile Visconte Mevda, nel dettare una lettera da inviare alla
Duchessa di Strasatti, costretto dalla necessità e dal suo
incipiente analfabetismo, si rivolge ad uno dei suoi servi
ordinandogli di mettere su carta le sue parole. Unico problema: il
Visconte Mevda soffriva di un'acuta forma di rotacismo (comunemente
detta “r moscia”).
Il povero servitore, ignaro, si limitò
dunque a scrivere tutto ciò che le sue orecchie percepivano.
La lettera, che iniziava con un
eloquente “Amatissima Duchessa”, si concludeva così: “la attendo con affetto nella tevva cava, dove tvascovvemmo insieme l'infanzia”
Nessun mistero quindi, nessun luogo nascosto:
dopo tanti anni in cerca della verità, sappiamo adesso che la terra
cava altro non fu che un errore di trascrizione di Mevda.
Il posacenere a mappamondo di Mevda, a lungo erroneamente ritenuto altra prova dell'esistenza della Terra Cava. |
Iscriviti a:
Post (Atom)